La trasformazione dell’energia cinetica posseduta dal vento in energia elettrica richiede macchine complesse e molto sofisticate.
La progettazione e costruzione di queste macchine è al giorno d’oggi uno dei settori della meccanica più all’avanguardia con
tecnologie paragonabili a quelle dell’industria aeronautica e aerospaziale.
Lo sviluppo continuo delle conoscenze aerodinamiche nel settore, la ricerca di nuovi materiali e di sistemi di controllo sempre più
sofisticati (sempre più spesso affidati a sistemi computerizzati e tele-controllati) rendono spesso obsolete macchine progettate solo
pochi anni fa.
Le macchine attualmente in uso o in sviluppo hanno raggiunto potenze e dimensioni inimmaginabili
se paragonate a quelle di 10 anni fa raggiungendo ormai frequentemente i 5 MW di potenza nominale.
GENERATORI EOLICI
Fermo restando lo sviluppo frenetico delle macchine odierne, l’impostazione generale degli aerogeneratori è rimasto sostanzialmente inalterato.
Lo sviluppo è infatti principalmente incentrato sull’ottimizzazione degli elementi di base costituenti le macchine che permettono di raggiungere prestazioni sempre più elevate.
Una conoscenza di base delle macchine eoliche e delle sue parti principali, nonché la conoscenza del modo di funzionamento dei
singoli componenti, risultano essere indispensabili per chiunque si interessi di energie rinnovabili (molte componenti sono comuni
anche in altri tipi di sfruttamento di energie rinnovabili) ed in modo particolare per coloro che intendono sviluppare progetti per lo sfruttamento dell’energia eolica
Il principio di base per lo sfruttamento dell’energia eolica è apparentemente semplice: la forza del vento mette in movimento
una serie di pale opportunamente sagomate, queste pale sono calettate ad un perno centrale (mozzo) che le costringe a
compiere un moto rotatorio attorno all’asse del perno, al mozzo sono collegati una serie di dispositivi (freni, moltiplicatori, ecc.)
che trasmettono il moto ad un generatore elettrico.
La corrente elettrica così generata viene prima trattata in una serie di dispositivi (gruppi di rifasamento,banchi di condensatori,
trasformatori elevatori, ecc.) che la rendono compatibile con la rete di trasporto a cui, con un cavidotto apposito, verrà collegato l’aerogeneratore.